2.10.07
due realtà diverse eppure vicine. quella americana con un futuro allucinato, dove esiste un popolo diurno e uno notturno e la gente si inietta emozioni da una "porta" installata dietro al collo. l'altra realtà, la nostra, popolata da figure ambigue e scabrose provenienti dal sottobosco del carovita degli ultimi dieci anni. in cui c'è sempre una tv accesa a spiegare le cose. anche qui c'è un popolo diurno e uno notturno ed è bene che non si incontrino visti i devastanti risultati. sembra di vederla la nostra provincia nel romanzo di ammanniti. il ritratto è impietoso e quantomai veritiero. due storie lontane diecimila chilometri ma con in comune la vece ai freaks, ai deboli, agli ultimi. quelli che, ad oggi, ci spiegano meglio come siamo diventati.
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